PSICOTERAPEUTA a BRESCIA
Le mie armi per aiutarti a ritrovare serenità e benessereCERCHI AIUTO?
In cosa posso aiutarti
Disturbi emotivi da traumi gravi
Attacchi di panico
Incubi o disturbi da eventi traumatici
Abbattimento da separazioni e lutti
Pensieri ossessivi
Depressione e scoramento
Lutti o perdite affettive
Fobie specifiche
Disturbi psicosomatici
Difficoltà di concentrazione
Inquietudine e paura persistente
Difficoltà con figli o partner
UN SOSTEGNO PSICOLOGICO
Per chiunque ne abbia bisogno
Percorsi mirati
Durante l’adolescenza il ragazzo prende le distanze dai genitori e sperimenta l’adulto che porta in sè.
Disturbi d’ansia, depressione, traumi; difficoltà di socializzazione e di relazione intra-familiare: un aiuto esterno spesso può fare davvero la differenza.
Singoli o in coppia
Un cambiamento di lavoro, il trasferimento in un altro paese o la decisione di continuare o meno un rapporto di coppia: spesso affrontare scelte di vita importanti è tutt’altro che un gioco da ragazzi, ed un sostegno psicologico può essere di grande conforto.
QUANDO E PERCHÈ
Scegliere un aiuto psicologico, in studio o online
Decidere di intraprendere un percorso di aiuto psicologico, in studio o online, non è una scelta semplice. In genere questo avviene quando le proprie difficoltà hanno raggiunto un livello significativo tale da compromettere i differenti ambiti della propria vita.
Iniziare un percorso psicologico non significa essere malati: significa aver preso coscienza di difficoltà emotive, relazionali o esistenziali ed avere il desiderio di ritrovare un nuovo equilibrio.
La stanza del mio studio è un luogo neutro dove il giudizio viene sospeso: non esistono persone buone o cattive, capaci o incapaci.
Esistono solo persone in difficoltà.
Con me potrai pensare, riflettere sui tuoi stati emotivi con calma, senza farti travolgere dalla frenesia della vita quotidiana. Avrai a fianco una persona competente in grado di riformulare quanto espresso aiutandoti a leggerlo nella giusta prospettiva.
Attraverso la tecnica della moviola ripercorreremo insieme momenti importanti della tua vita per co-costruire nuovi significati.
Attraverso la tecnica del EMDR ti aiuterò a superare lutti o traumi più o meno gravi.
Attraverso il colloquio clinico ti aiuterò a prendere la decisione giusta nelle situazioni di vita quotidiana.
Mi potrai rivelare ciò che desideri, senza ricevere pressioni a rivelare altro: nel mio studio sei tu a dettare tempi e modi coi quali vuoi esplicitare contenuti importanti e delicati.
Puoi esplorare le tue fantasie e le tue sofferenze più intime in assoluta libertà: io non ne verrò destabilizzata.
Con me puoi approfondire la conoscenza di te stesso, risolvere problemi concreti e mettere le basi per iniziare nuovi progetti.
Tutto quello che viene riportato in psicoterapia è soggetto al segreto professionale e non viene divulgato a nessuno.
Le sedute di psicoterapia sono spazi in cui, attraverso il dialogo con me, potrai parlare liberamente di te e delle difficoltà che ti hanno portato a richiedere un supporto. In questo spazio ragioneremo insieme sul vissuto e sul disagio portato in seduta, imposteremo gli obietti da conseguire per raggiungere maggiore benessere e comprendere cosa ostacola la tua vita quotidiana. Le convinzioni personali, i valori, le emozioni, i pensieri, i comportamenti e le esperienze da te vissute rappresentano ciò che emerge e viene esplorato all’interno di ogni seduta.
Durante la seduta ragioniamo insieme sul problema, individuiamo ciò che ti impedisce di trovare e attuare le tue soluzioni, impostiamo gli obiettivi per aumentare il tuo benessere ed eliminare gli ostacoli che ti impediscono di raggiungerlo.
Le tecniche che utilizzo possono essere diverse e vengono sempre tarate sulla persona che mi trovo di fronte: applicandole ti insegnerò a gestire l’ansia, i pensieri negativi e ruminanti, e ti aiuterò ad essere maggiormente assertivo e capace di far fronte alle situazioni difficili.
E.M.D.R., acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing.
Si tratta di una tecnica che permette di desensibilizzare e rielaborare i ricordi traumatici attraverso i movimenti oculari.
Oltre ad essere applicato come aiuto per lasciarsi alle spalle situazioni od eventi traumatici, anche gravi, viene utilizzato anche per la gestione dello stress e sui disturbi legati ad attaccamenti insicuri o evitanti.
In buona sostanza, è molto efficace per tutti quegli stati emotivo causati da traumi di ogni tipo, anche vissuti nel passato più remoto.
GLI ATTREZZI DEL MESTIERE
Altri strumenti a tua disposizione
Il dialogo socratico
È una tecnica usata nella terapia cognitivo comportamentale che, attraverso un approccio dialogico tra paziente e terapeuta, individua, mette in discussione e disconferma le false credenze, le distorsioni cognitive e gli errori di pensiero che sono alla base del suo disagio.
Tecnica dell'ABC
Si tratta di una tecnica utile ad aiutare il paziente a prendere coscienza su come si sviluppano i propri episodi emozionali a partire da un evento. In particolare, si prende in considerazione il fatto che tra l’evento A (ciò che è accaduto, quindi le condizioni antecedenti, gli stimoli e le situazioni) e l’evento C (la risposta emotiva e comportamentale), c’è sempre un evento B, che è l’attribuzione di un significato di cui fanno parte il sistema di credenze, il pensiero, il ragionamento e le attività mentali. Sono quindi prese in considerazione le immagini mentali, le assunzioni e gli schemi personali nonché le valutazioni e le inferenze.
Il training autogeno
È una tecnica di rilassamento che consente di realizzare spontanee modificazioni psico-fisiche inducendo alla calma e ad una maggiore capacità di autodistensione. Esso influenza positivamente varie funzioni dipendenti dal sistema nervoso vegetativo quali la respirazione, la circolazione del sangue ed il metabolismo. Permette di attenuare lo stress, l’ansia e la somatizzazione.
Il problem solving
La tecnica si fonda sull’acquisizione delle abilità per trasformare una situazione problematica in opportunità attraverso la definizione del problema e il processo di individuazione della soluzione.
Il modellamento
Consiste nell’osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello.
L’apprendimento e l’imitazione concludono e perfezionano il processo di superamento del problema.
La Mindfulness
Contrariamente a quanto molti pensano, la Mindfulness non è una tecnica di rilassamento. Consiste in una sollecita e non giudicante attenzione al flusso dei pensieri, delle emozioni, degli stati mentali e della coscienza. È focalizzata al permettere di stare nel presente e di permettere alle persone di essere in quel determinato presente. Attraverso questa attitudine aperta e non giudicante si possono scoprire spazi interiori che consentono poi di rapportarsi alle esperienze interiori e relazionali in modo sempre più aperto, maturo e sensibile.
La moviola
È una tecnica messa a punto da Vittorio Guidano e si svolge seguendo un particolare iter: viene individuato un episodio singolo vissuto con disagio o sofferenza dal paziente, viene quindi fatto ricordare nel dettaglio, ripercorrendolo nel suo svolgersi, viene svolto un ABC per sondare i pensieri e le emozioni provati dal paziente e si chiede alla persona di immaginare che sul luogo si trovare un alter-ego e gli si chiede cosa penserebbe questo alter-ego del protagonista della scena o cosa direbbe per rassicurarlo.
L’obiettivo è capire quale sia l’idea del paziente ad oggi rispetto al sè stesso di allora, il quale era presente nella scena dell’episodio.
La desensibilizzazione
È una tecnica terapeutica basata sulla possibilità di indebolire il legame che c’è tra lo stimolo ansiogeno e la risposta emozionale negativa. Ciò accade grazie ad una nuova associazione mentale tra la rappresentazione di una situazione che genera uno stato d’ansia al soggetto ed uno stato di rilassamento fisico e/o un’immagine a valenza positiva e piacevole.
Il training di assertività
È una tecnica che comprende una parte teorica e molte parti pratiche.
Nella prima vengono identificati, ad esempio, i principi generali dell’assertività, gli aspetti che in genere favoriscono il comportamento non-assertivo, il modo per identificare correttamente le critiche improprie, le diverse tipologie di comunicazione di tipo verbale e non verbale.
Nelle seconde vengono svolte esercitazioni pratiche, role-playing o esercizi di esposizione, al fine di aiutare la persona ad applicare praticamente quanto appreso, ad esporsi ed a vincere le proprie inibizioni.
LEGGI I MIEI ARTICOLI
Sul tuo caso specifico
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