Effetti psicologici dei ricordi traumatici
La chiave di volta nel trattamento dei disturbi depressivi è l’elaborazione degli eventi stressanti che hanno preso la forma di memorie patogene e sono associabili alla sintomatologia.
Gli effetti clinici delle memorie patogene possono essere molteplici, distinguiamo:
- Memorie traumatiche che scatenano un episodio depressivo, oppure intrusioni, flashback e in molti casi strategie di evitamento. Questo tipo di memoria traumatica è sicuramente la più frequente e può esordire in adolescenza o in età adulta. Nella maggior parte dei casi le memorie patogene gli eventi scatenanti sono in stretta da correlazione temporale con l’esordio dell’episodio depressivo.
- Memorie risalenti alla prima infanzia che vengono ricordate solo in parte e vengono riferite come stressanti. Queste memorie non conducono a intrusioni o flashback e in genere nella prima fase di terapia questi ricordi sono frammentari e diventano più definiti nel corso della stessa. In particolare questo avviene non tanto nei casi di violenza o di abuso sessuale, ma piuttosto in eventi stressanti di vario tipo, caratterizzati da violenza emotiva , trascuratezza o altri fattori associati a una famiglia disfunzionale. Queste memorie sono in primis un fattore di rischio per l’esordio di una sintomatologia depressiva, ma possono anche peggiorare gli episodi depressivi esistenti e rendere più difficile la risposta alle cure psicoterapeutiche o farmacologiche.
- Memorie traumatiche che portano allo sviluppo di un disturbo astronautico da stress complesso o di un disturbo di personalità. Molti di questi pazienti hanno già avuto episodi depressivi, oppure soffrono di depressione cronica e/o di un grave disturbo dissociativo. In molti di questi casi non viene riconosciuto il contesto traumatico del disturbo depressivo. Il disturbo post traumatico complesso è un disturbo che può insorgere dopo uno o più eventi drammatici e minacciosi, spesso con durata prolungata e con impossibilità di fuga. I sintomi sono rappresentati da:
- grave disregolazione emotiva;
- visione di se stessi come non meritevoli, manchevoli o vittime, associata a emozioni pervasive di vergogna, colpa o fallimento correlate all’evento traumatico;
- perduranti difficoltà relazionali o nell’intimità con altre persone.
Memorie traumatiche e depressione: quale implicazione?
Si ipotizza che le memorie traumatiche scatenino e mantengano attivi gli episodi depressivi.
Questa ipotesi è stata confermata dalle esperienze cliniche che hanno confermato come la terapia EMDR aiuti il paziente a processare e elaborare i ricordi associati all’esordio della depressione, con una diminuzione marcata dei sintomi depressivi. Infatti i singoli episodi depressivi possono essere trattati efficacemente con la terapia EMDR, con una rapida diminuzione dei sintomi.
Nei casi di episodi depressivi recidivanti la terapia EMDR si focalizza inizialmente sull’elaborazione dell’evento o causa scatenante, come nel singolo episodio depressivo. Nel 60/70% dei pazienti questo approccio è sufficiente per risolvere la sintomatologia; nei restanti casi, è necessario focalizzare le convinzioni disturbanti o gli status associati alla depressione e poi processarli ed elaborarli con i protocolli EMDR. Leggi questo articolo e scopri di più in cosa consiste la terapia EMDR.
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.