Cinofobia: quando la paura dei cani limita la vita quotidiana
La fobia dei cani, conosciuta come cinofobia, è una paura intensa e irrazionale verso i cani. Questa fobia può scaturire da esperienze traumatiche, come essere stati attaccati da un cane, o svilupparsi senza una causa apparente. Può limitare notevolmente la vita quotidiana, impedendo a chi ne soffre di camminare liberamente per strada, visitare amici, godersi una passeggiata al parco o una cena al ristorante. Tuttavia, è una condizione che si può superare.
La storia di Marta
Marta era una giovane donna di 28 anni che viveva in un piccolo appartamento in città. Nonostante il suo amore per la natura, evitava parchi, strade trafficate e perfino il cortile del suo palazzo. Tutto era iniziato quando, da bambina, era stata inseguita da un cane randagio mentre tornava da scuola. Non era mai stata morsa, ma il terrore di quel momento le era rimasto impresso. Col tempo, la paura era diventata una fobia vera e propria.
Un giorno, mentre stava aspettando un taxi, si trovò intrappolata in una situazione imbarazzante. Un cane di media taglia, al guinzaglio e visibilmente tranquillo, le passò accanto. Marta ebbe un attacco di panico: il cuore le batteva forte, le mani tremavano e faticava a respirare. Il proprietario del cane le chiese gentilmente se andasse tutto bene, ma lei scappò via senza rispondere.
Quella sera capì che non poteva più vivere così.
Il percorso di Marta verso la guarigione
Dopo aver cercato informazioni, Marta decise di intraprendere il percorso di psicoterapia con l’intento di superare definitivamente questa paura.
L’approccio generalmente utilizzato per combattere le fobie è la terapia cognitivo comportamentale che, in breve, consiste di questi passaggi:
- Identificazione dei pensieri negativi: imparare a riconoscere i pensieri irrazionali che alimentano la paura, come ad esempio “Tutti i cani sono pericolosi”.
- Esposizione graduale: un piano per affrontare la paura a piccoli passi. Prima, si guardano video di cani tranquilli. Poi, con il supporto della terapeuta, si può fare un’uscita al parco dove osservare i cani da lontano.
- Rilassamento e tecniche di respirazione: queste tecniche sono il supporto essenziale per imparare a calmarsi usando la respirazione profonda ogni volta che si sente salire l’ansia.
- Interazione controllata: dopo qualche mese, ci si espone a un cane tranquillo con il proprietario presente. Inizialmente lo si guarda da lontano, poi si ci si avvicina piano piano. Alla fine, si potrebbe persino riuscire ad accarezzarlo.
Nel caso di Marta però risultò molto efficace la terapia EMDR: attraverso la desensibilizzazione e la rielaborazione del ricordo traumatico legato al cane randagio che l’aveva inseguita quando era bambina.
Oggi Marta ha trasformato la sua vita. Non solo riesce a camminare tranquillamente per strada, ma ha anche adottato un piccolo cane, un gesto che mai avrebbe pensato possibile.
Se anche tu soffri di cinofobia, ricorda che non sei solo. Non lasciare che la paura controlli la tua vita.
Ogni piccolo passo verso la guarigione è una vittoria. Puoi vivere una vita libera dalla paura, proprio come ha fatto Marta. Il primo passo? Decidere di chiedere aiuto oggi, contattami!
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.