Paura di volare: quali sono le cause?
La paura di volare può essere causata da diversi fattori, come ad esempio: la percezione dell’aereo come un luogo stretto e angusto e senza vie di fuga, i rumori tipici delle fasi di decollo e di atterraggio che vengono spesso vissuti come preoccupanti, le turbolenze durante il volo, o altre situazioni spiacevoli o traumatiche avvenute durante il volo. In alcuni casi, la paura può essere suscitata semplicemente dall’aver letto o sentito racconti altrui di episodi negativi riguardanti il viaggio in aereo, i quali possono fondare le basi per lo sviluppo di fantasie catastrofiche.
La paura di volare non è necessariamente associata a episodi negativi avvenuti durante il volo. Infatti, alcune persone narrano di essere state sopraffatte da forti crisi di ansia, nonostante il viaggio in aereo stesse proseguendo senza problemi e in totale tranquillità.
La paura di volare viene definita anche “aerofobia” o “aviofobia”, e colpisce persone di qualsiasi età, livello socio-culturale e nazionalità.
Questa fobia è relativamente nuova e sembra aumentare progressivamente, anche come conseguenza della diffusione e del successo delle compagnie aeree low cost, che hanno reso più fruibili i viaggi aerei.
Le stime riportano che circa la metà dei passeggerei europei e italiani vivono l’esperienza del volo in aereo come stressante e negativa.
La paura può avere manifestazioni e livelli di ansia differenti, che variano da persona a persona. Essi possono andare da uno stato di apprensione e di vigilanza durante il volo, a una sensazione di forte ansia e angoscia che può interessare anche le ore o i giorni precedenti il viaggio (in questo caso si parla di ansia anticipatoria), fino a un vero e proprio terrore innescato da pensieri e immagini traumatiche riguardo il volo e che impediscono alla persona di salire sull’aereo.
La fobia di volare può essere legata anche a numerose altre paure, come ad esempio la paura dell’altezza, la claustrofobia, la fobia sociale, l’agorafobia, e la fobia della morte.
Paura dell’aereo o controllo disfunzionale delle proprie ansie?
La fobia, quindi, può essere innescata da diversi fattori. Ma cosa determina realmente la paura? La risposta automatica che la maggior parte di noi darebbe è “Che l’aereo cada!”. Eppure, solo una parte delle persone con aerofobia riporta questa paura; altri riferiscono che il timore più grande è quello di perdere il controllo della situazione, e di non essere in grado di gestire e controllare le emozioni e le sensazioni che sperimenteranno durante il volo, con la possibilità di sentirsi male (ad esempio avendo un attacco di panico).
Diviene chiaro, quindi, che la fobia non ha a che fare tanto con l’aereo in sé, quanto con alcuni circoli viziosi di pensiero che le persone ansiose mettono in atto nel tentativo di affrontare la paura, ma che, in realtà, la potenziano e ne ostacolano il superamento.
Tra le modalità di pensiero disfunzionali caratteristiche delle fobie vi sono:
- Il mood congruity effect: la tendenza a prestare maggiore attenzione agli eventi in sintonia con le nostre emozioni, e quindi la sensibilità al tema della minaccia.
- L’emotional reasoning: processo mentale che porta ad attribuire all’ambiente esterno le caratteristiche del nostro stato emotivo, ad esempio interpretando in chiave emotiva o ansiosa stimoli neutri o innocui.
- Il pensiero catastrofico: tendenza a costruire previsioni e immagini mentali negative e drammatiche a partire da eventi piccoli e spesso innocui.
- La necessità di avere il controllo (perenne e totale): questo porta a livelli di ansia elevati non appena qualcosa sfugge al proprio controllo.
- L’intolleranza all’incertezza: un’eccessiva preoccupazione per tutto ciò che è imprevedibile, incontrollabile e che non può essere interpretato in modo univoco.
- Il rimuginio: pensieri ripetitivi, considerati come intrusivi e incontrollabili, riguardo a probabili eventi futuri, interpretati negativamente. Esso riguarda spesso le difficoltà della vita, la fiducia in sé, il proprio valore personale, le proprie capacità, ecc.
Affrontare la paura dando voce al proprio mondo interiore
In conclusione, la fobia del volo, così come le altre fobie, possono essere caratterizzate da uno spostamento dell’attenzione dal problema reale a un oggetto specifico esterno a noi (in questo caso l’aereo e l’esperienza del volo). Questo spostamento, rende sia cognitivamente che emotivamente più semplice affrontare i problemi che generano ansia (ad esempio attraverso l’evitamento della situazione o dell’oggetto ansiogeno), piuttosto che affrontare i sentimenti e le emozioni che deriverebbero dal contatto con il proprio mondo interno, le proprie debolezze e fragilità.
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.