Spendi più di 3 ore al giorno riflettendo sulla tua alimentazione?
Pianifichi i tuoi pasti diversi giorni prima?
La possibilità che i cibi che assumi ti facciano ingrassare è sempre più importante del piacere di mangiarli?
Lo stato d’ansia della tua vita è aumentato da quando hai riflettuto sulla tua alimentazione?
La tua autostima aumenta quando ti alimenti in modo corretto?
Queste e altre domande compongono il test di Bratman che serve per stabilire se una persona soffre di un disturbo del comportamento alimentare definito ortoressia.
L’attenzione a ciò che mangiamo è sempre più importante in un settore come quello alimentare che ci offre una varietà che non è stata mai così ampia. Saper scegliere tra due prodotti dello stesso genere quello con le caratteristiche nutrizionali e di salubrità migliori non è sempre facile. Se una volta ci si affidava al negozio d’alimentari a conduzione famigliare come al fruttivendolo o al macellaio di zona oggi la spesa nei grandi supermercati è diventata una sfida.
Esiste però una vera e propria patologia di recente definizione che prende in considerazione l’attenzione maniacale sulla scelta del cibo e sulle regole alimentari. Questo disturbo del comportamento alimentare è definito “ortoressia”, una vera e propria ossessione per il cibo perfetto.
L’ortoressia stessa è una sottocategoria dell’anoressia per cui alla maniacale attenzione per il cibo si associa una perdita di peso significativa (con Indice di Massa Corporea inferiore alla norma) e carenze nutrizionali marcate.
Il disturbo nasce da un disagio psicologico che trova le basi nell’insoddisfazione personale e nella mancanza di autostima. Il soggetto ortoressico cambia il suo stile di vita tendendo ad isolarsi e seguendo regole sempre più rigide causando carenze alimentari che comportano rischi per la salute.
Chi soffre d’ortoressia perde il piacere nell’approccio al cibo nella convinzione che gli alimenti scartati siano nocivi alla salute o facciano ingrassare. Le regole che si autoimpongono permettono di creare regimi alimentari specifici senza la consapevolezza che le loro scelte possono influenzare negativamente la salute.
Esistono casi di soggetti che quando escono portano con sé un vero e proprio kit di sopravvivenza con cibi preparati da loro nella paura di non trovare quello che vogliono se preparato da altri. Se per anoressici o bulimici l’attenzione è focalizzata sulla quantità di cibo per l’ortoressico è la qualità.
Si prediligono così diete in cui si escludono carne e pesce a favore di alternative ritenuti più salutari. L’attenzione cade anche su i modi di cottura: su tutti il vapore che permette di non usare condimenti ritenuti assolutamente da bandire. Tra le persone più a rischio di sviluppare l’ortoressia ci sono le donne che si trovano sempre a dieta. Il fisico s’indebolisce così come il sistema immunitario.
Perché rivolgersi ad un BIOLOGO NUTRIZIONISTA?
L’ortoressia è una condizione che porta alla privazione di alcune categorie alimentari aumentando il rischio di malnutrizione. Senza un adeguato apporto calorico e di tutti gli elementi nutrizionali aumenta il rischio di sviluppare patologie secondarie.
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