Uno dei parametri più importanti per la valutazione dello stato di salute psicofisica è il sonno. Il sonno è una delle funzioni principali della vista psichica che permette all’organismo di mantenere il benessere fisico, l’equilibrio psicologico e un buon funzionamento sociale durante le fasi di veglia.
I disturbi del sonno possono essere di tipo qualitativo o quantitativo: chi soffre di questi problemi può dormire troppo o troppo poco, oppure in modo più o meno disturbato, riposante, ecc.
- Il DSM-5 (manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali) specifica che i disturbi del sonno comprendono:
- Insonnia: è la privazione di sonno e può essere iniziale (difficoltà nell’addormentamento), intermedia (caratterizzata da frequenti risvegli con difficoltà a riprendere sonno) oppure terminale (risveglio nelle prime ore del mattino con impossibilità di riaddormentarsi).
- Ipersonnia: necessità di dormire un numero eccessivo di ore rispetto all’età e alle condizioni di vita dell’individuo.
- Narcolessia: disturbo cronico caratterizzato da addormentamenti durante il giorno.
- Disturbi del sonno legati alla respirazione: sono causati da una respirazione anomala durante il sonno. Il più comune è caratterizzato dalle apnee notturne.
- Disturbi dell’arousal del sonno REM: è un disturbo di tipo motorio e comportamentale che si manifesta solo ed unicamente durante la fase REM. Si manifesta con la perdita della normale atonia muscolare (tipica del sonno REM), che permette al soggetto di muoversi e quindi di vivere fisicamente il proprio sogno.
- Sindrome delle gambe senza riposo: è un disordine neurologico comune, in cui la persona lamenta un’impellente necessità di muovere le gambe, a causa di sintomi sensitivi difficili da definire.
- Disturbo del sonno indotto da sostanze
Dal punto di vista qualitativo i disturbi del comprendono fenomeni quali incubi, terrori notturni, apnea notturna o una qualità del sonno poco riposante, che dipendono da diversi fattori, chiariti solo in modo parziale dalla medicina contemporanea.
Cosa succede a chi non dorme?
La mancanza di sonno affatica il funzionamento di tutte le attività della nostra mente, con deficit attentivi, problemi di memoria, difficoltà di problem solving. Quando l’insonnia dura a lungo si può avere un aumento dell’aggressività e nei casi più gravi disorientamento e allucinazioni.
Le cause dei disturbi del sonno
Sono diversi i fattori che contribuiscono all’insorgenza e al mantenimento dei disturbi del sonno. Quelli più comuni possono essere suddivisi in:
- problemi emotivi: eventi di vita avversi, periodi di forte stress, eventi traumatici, importanti preoccupazioni, rimuginni;
- disturbi psichici: disturbo d’ansia,disturbo dell’umore, ecc;
- disturbi fisici: vere e proprie patologie fisiche a carico del sistema respiratorio o cardiaco, il dolore, la gravidanza, la menopausa e gli squilibri ormonali;
- aspetti comportamentali: stile di vita, routine giornaliera, ritmi sonno/veglia irregolari (per esempio turni lavorativi notturni).
I sintomi dei disturbi del sonno
Possiamo distinguere sintomi fisici, psicologici e comportamentali.
A livello fisico la persona può manifestare cefalee, emicranie, formicolii, problemi gastrointestinali e stati tensivi.
A livello psicologico troviamo la presenza di pensieri ricorrenti, preoccupazioni relative al sonno, affaticabilità, deflessione del tono dell’umore e irritabilità.
A livello comportamentale vi è una ridotta capacità di concentrazione con ripercussioni sullo studio, sul lavoro e sulla socialità.
Ci sono cure per i disturbi del sonno?
La qualità-quantità di sonno necessaria a un individuo in una certa fascia di età è estremamente variabile e dipende dallo stile di vita e dalle abitudini del soggetto. Quindi la modalità più affidabile per capire se si soffre di un disturbo del sonno è la valutazione soggettiva. In caso di dubbio è importante rivolgersi a uno specialista, che nel caso dei disturbi del sonno non è una figura unica.
Questo perché i disturbi del sonno possono dipendere da una moltitudine di cause, che vanno tutte ben indagate.
La psicoterapia rappresenta sicuramente un metodo elettivo per la cura dell’insonnia in quanto aiuta la persona a comprendere le cause emotive e psicologiche legate al tale situazione. Inoltre si va ad indagare il vissuto inconscio associato al disturbo, che in genere tende a cronicizzare proprio a seguito della “paura di non dormire”, che causa ansia e angoscia talvolta a livello sub cosciente.
Se anche tu soffri di insonnia, non esitare, contattaci e torna a dormire sonni sereni!
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.