“Vede dottoressa, continuo a sentimi bloccata e reagisco in modi che non mi piacciono ma non riesco proprio a capire il perché…”
Succede, a volte, che nella loro storia di vita, le persone non riescano a trovare nulla di specificatamente traumatico che sembri essere la causa dei problemi in essere, tuttavia continuano a sentirsi attivati sul piano emotivo da situazioni specifiche nelle quali reagiscono sempre allo stesso modo.
La ricerca sul trauma ha evidenziato come qualsiasi esperienza negativa che non sia stata elaborata o integrata, costituisca un trauma, indipendentemente dalla sua natura.
Perché un evento stressante può diventare traumatico
Il trauma, nella vita di una persona è un evento spartiacque tra un prima e un dopo, dove successivamente “nulla è più come prima”. Dal punto di vista psicologico è un evento che sopraffà l’Io, che si trova incapace di elaborare uno stimolo eccessivo di fronte al quale si è sentito indifeso o incapace di reagire.
Incontrare un trauma non significa necessariamente sviluppare un disturbo post-traumatico da stress, questo perché non è tanto la situazione stressante in sé a causare un disturbo, ma la capacità dell’individuo di fronteggiarla in quello specifico momento di vita.
Le risposte agli eventi stressanti/traumatici, secondo il modello biopsicosociale dipendono dai seguenti fattori:
- Predisposizione genetico-costituzionale dell’individuo
- Fattori stressanti ambientali che attivano l’innata vulnerabilità neurofisiologica in un determinato periodo di sviluppo
- Presenza di eventuali disturbi psicopatologici
- Si distinguono traumi con la T maiuscola, determinati da situazioni che hanno esposto la persona a minaccia di morte, a grave lesione o violenza sessuale, vissuta direttamente o indirettamente, e traumi con la t minuscola caratterizzati da esperienze meno evidenti sperienze meno evidenti, di solito ripetute nel tempo come episodi di umiliazione, punizioni eccessive, essere vittima di bullismo, esperienze negative con familiari, amici o insegnanti, che portano la persona a pensare di essere un fallimento, non amabile, debole, ecc…
Che cos’è l’EMDR?
L’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una tecnica utilizzata per il trattamento di disturbi psicologici causati da eventi traumatici, come il disturbo post-traumatico da stress, la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, ma anche per i disturbi che derivano da esperienze più comuni alla cui base possano esserci esperienze emotivamente stressanti come quelle elencate nei traumi con la t minuscola.
Questi piccoli traumi sono onnipresenti nella storia di vita della persone e rimangono bloccati nel sistema limbico, la zona emotiva del cervello, causando reazioni inappropriate anche quando risalgono a tantissimi anni prima.
Le dipendenze affettive, la depressione, i disturbi d’ansia, le dipendenze, o un più semplice stato d’insoddisfazione o altri problemi emotivi possono essere legati a traumi con la t minuscola.
Con l’EMDR posso aiutarti a identificare le convinzioni negative sviluppate nel corso degli anni e neutralizzare le emozioni avverse che ne conseguono. Lavorando sui tuoi ricordi non elaborati potrai cambiare radicalmente la tua vita e tornare a sperimentare un senso di leggerezza e serenità.
Ti potrebbe interessare anche:
Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.