Un nuovo studio pubblicato dalla rivista Memory ha dimostrato che la memoria di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal loro gruppo culturale di appartenenza è soggetta al Fading affect bias (FAB), per cui l’intensità delle emozioni negative diminuirebbe più velocemente rispetto all’intensità delle emozioni positive.
La presenza del FAB era già stata dimostrata in precedenza, nel presente studio è stato verificato il suo valore universale.
Lo studio ha coinvolto 500 soggetti appartenenti a diverse culture a cui è stato chiesto di ricordare alcuni eventi della loro vita e raccontare le emozioni che hanno provato in quel momento del passato e le emozioni che invece provavano nel momento presente rievocando quel ricordo.
E’ emerso che per ogni gruppo culturale preso in considerazione, in tutti i soggetti si verificava il Fading affect bias per cui l’intensità delle emozioni negative associate al ricordo di alcuni episodi di vita diminuisce più velocemente rispetto a all’intensità delle emozioni positive.
E’ stato dimostrato quindi che il Fading affect bias è un fenomeno universale che riguarda tutte le persone a prescindere dalla cultura di appartenenza.
Il fatto che nella nostra memoria le emozioni positive tendono a rimanere più a lungo con maggior intensità rispetto a quelle negative è un elemento che porta beneficio alla regolazione emotiva, in certi casi però ci sono dei fenomeni molto più potenti come il rimuginio e la ruminazione che accrescono e mantengono l’intensità di stati emotivi negativi.
Rimuginio e ruminazione: di cosa si tratta?
Il rimuginio è una modalità di pensiero che si ritrova nei disturbi d’ansia e si caratterizza per la presenza di pensieri concatenati, con contenuti negativi e relativamente incontrollabili. In genere si tratta di pensieri legati all’anticipazione di una minaccia futura, attivata anche da semplici processi decisionali o da situazione reamente minacciose.
Rimuginare può diventare una strategia per regolare le preoccupazioni che comporta la costruzione di scenari negativi futuri, attraverso un dialogo interno fatto di ipotesi non verificabili e ricorsività.
Quando il pensiero diventa più persistente, circolare e depressivo, parliamo di ruminazione. L’umore di queste persone generalmente è negativo e può essere legato a sentimenti depressivi, sintomi post-traumatici, disturbi d’ansia, abuso di sostanze o disturbi di personalità.
La ruminazione prolunga e intensifica i sintomi di sofferenza psicologica aumentando le possibilità di cronicizzare un disturbo in atto.
Chiedi un aiuto
Se tendi a sperimentare emozioni negative persistenti e fatichi a rigioire delle cose belle che accadono nella tua vita dovresti prendere in considerazione l’idea di approfondire le motivazioni che ti portano a sentirti così. Non permettere alla negatività di rendere la tua vita pesante e faticosa, chiamaci e torna a sentirti sereno e leggero!
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.