“Dottoressa dopo la nostra seduta di EMDR l’incidente mi sembra un ricordo così lontano, dai contorni sfumati… non riesco più a focalizzarlo come prima, è come se fosse sbiadito… finalmente, dopo tanto tempo mi sento meglio e posso tornare a guidare senza più avere paura”. Così G. ha raccontato la sua esperienza dopo il trattamento EMDR sul ricordo di un grave incidente stradale.
Il disturbo da stress post-traumatico è un disturbo che solo nel ‘900 è stato riconosciuto come entità nosologica distinta ma che è presente dagli albori della nostra civiltà. Si sviluppa in genere dopo un evento che ha messo in pericolo la salute e l’integrità fisica o psichica del soggetto. Si caratterizza per sintomi particolarmente invalidanti, come ansia molto intensa e frequente, calo del tono dell’umore, pensieri, immagini o ricordi intrusivi dell’evento traumatico e spesso un vissuto emotivo molto intenso, come se si stesse rivivendo l’episodio traumatico (Yehuda et al., 2015).
Sintomi del Disturbo da Stress Post-Traumatico
Il PTSD è caratterizzato dai seguenti sintomi:
- Rievocazione dell’evento attraverso immagini, pensieri, percezioni ricorrenti e intrusive, incubi notturni, sensazione di rivivere l’esperienza (illusioni, allucinazioni, flashback). Nei bambini questo può esprimersi attraverso giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma, disegni e/o sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile.
- Evitamento persistente degli stimoli associati all’evento: pensieri, sensazioni, conversazioni, attività, luoghi o persone che evocano ricordi legati al trauma.
- Anestesia emotiva: diminuito interesse per gli altri, senso di distacco e di estraneità, affettività ridotta, sentimenti di diminuzione delle prospettive future, riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività che prima dell’evento procuravano piacere.
- Aumento dell’attivazione nervosa, con difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, incubi notturni, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme.
- Reattività fisiologica intensa all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o che assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico (luoghi, odori, persone, etc.). La persona presenta costante ansia e aumento dell’arousal (eccitabilità, non riuscire a stare fermo, tachicardia, etc.)
- Alterazione delle funzioni cognitive ed emotive: sensazione di tristezza, ansia, difficoltà nella concentrazione, a ricordare episodi significativi legati all’evento traumatico, convinzioni o aspettative negative su sé stessi, sugli altri e sul mondo “sono cattivo”, “non ci si può fidare di nessuno”.
- Irritabilità, scoppi di collera, aggressività, e/o gesti autolesivi.
EMDR nel trattamento del Disturbo da Stress Post-Traumatico
L’EMDR, Eye Movement Desensitization and Reprocessing, è utilizzato, in particolare modo, per il trattamento del PTSD e dei ricordi traumatici. L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.
In questo modo il paziente può cambiare prospettiva, modificando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche, permettendo così, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi.
Efficacia di EMDR nel trattamento del PTSD
Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo da stress post traumatico, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal nei confronti di stimoli legati all’evento. Un ulteriore cambiamento importante è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.
I pazienti riferiscono che il ricordo dell’esperienza traumatica viene percepito come parte del passato e quindi vissuto in modo distaccato. Inoltre, essi in genere raccontano che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo. Dopo l’EMDR il paziente ricorda l’evento traumatico ma il contenuto è interamente integrato in una prospettiva più adattiva.
In conclusione, l’EMDR ristabilisce la capacità fisiologica del cervello di ‘digestione’ e accantonamento degli eventi traumatici. Questa tecnica è in grado di spostare il ricordo del trauma dalla corteccia prefrontale, in cui rimane emotivamente attivo, alla corteccia parietale, dove verrà memorizzato come evento passato, quindi ricordato ma non più attivo a livello emotivo.
Tutto ciò permette alle tendenze improduttive e ripetitive attivate dallo stress e da altre emozioni negative intense di lasciare il posto alla chiarezza mentale, alla concentrazione, al senso di sicurezza.
Se anche tu hai vissuto un evento gravemente traumatico e ancora ne porti le conseguenze, non lasciar passare altro tempo. Contattami, con l’EMDR posso aiutarti!
Per saperne di più sull’EMDR puoi guardare i video dell’associazione EMDR Italia.
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.