Tempo stimato di lettura: 3 minuti

La storia di Martina e il labirinto del DOC

Martina era una giovane insegnante appassionata del suo lavoro, ma da qualche tempo la sua vita era diventata un labirinto di paura e controllo. Ogni mattina, prima di uscire di casa, passava ore a verificare che tutte le finestre fossero chiuse, il gas spento e la porta ben chiusa a chiave. Anche se sapeva razionalmente che tutto era in ordine, una voce nella sua mente insisteva: “E se non l’hai fatto davvero?”.

Col tempo, le ossessioni si fecero più intense: non erano più solo controlli, ma anche pensieri intrusivi spaventosi. Martina temeva di poter fare del male a qualcuno, anche se non lo desiderava affatto. Questo la riempiva di ansia e vergogna, spingendola a isolarsi dagli altri per paura di “essere scoperta”.

Cosa è il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

ll Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è un disturbo caratterizzato da ossessioni e compulsioni che interferiscono significativamente con la vita quotidiana.

Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e indesiderati che generano ansia. Si caratterizzano per la presenza di pensieri intrusivi (“e se mi fossi contaminato toccando il giornale?” “e se fossero finite delle schegge di vetro nel cibo?”).

Le compulsioni sono comportamenti o rituali ripetitivi messi in atto per ridurre l’ansia o prevenire situazioni temute. Ad esempio una persona può controllare ripetutamente di aver chiuso porte e finestre, oppure accendere e spegnere la luce un certo numero di volte prima di uscire di casa, oppure ancora lavarsi ripetutamente le mani per paura che siano contaminate.

In genere per alleviare l’ansia causata dai pensieri ossessivi il soggetto si sente obbligato a mettere in atto questi rituali, in un ciclo vizioso che prende sempre più tempo e più spazio, rendendo la vita impossibile a chi ne soffre. Il punto è che l’iniziale sollievo dato dal fare il rituale, con il tempo rinforza la presunta veridicità dell’ossessione, e nonostante razionalmente la persona senta che le ossessioni siano assurde, così come i rituali, non riesce a svincolarsi, proprio per l’intensità dell’ansia a cui si accompagnano.

In questo modo si vanno a compromettere le relazioni famigliari e sociali, il lavoro e la qualità della vita. Tutto questo causa uno stress cronico accompagnato da grande disagio emotivo.

Come gestire il DOC

La cosa più importante è riconoscere che è il disturbo “che parla” diventando consapevoli che le ossessioni e le compulsioni non sono razionali.

Ad esempio Martina, durante la psicoterapia, imparò come il DOC funzionasse. Scoprì che le sue compulsioni (controllare, evitare situazioni, ecc.) servivano solo a mantenere vivo il ciclo dell’ansia.

In secondo luogo diventa importante smettere di evitare le situazioni che scatenano le ossessioni, quindi tollerare l’ansia che si crea, per non peggiorare il problema a lungo termine. Ogni evitamento porta ad un altro evitamento, e piano piano lo spazio vitale si restringe sempre più imprigionando la persona in casa. Martina, ad esempio, si espose gradualmente alle situazioni che temeva, lasciando la porta di casa senza controllarla ripetutamente e restando con l’ansia senza cedere alla compulsione. All’inizio fu durissimo, ma lentamente si accorse che l’ansia diminuiva da sola, senza bisogno di controllare.

Per riuscire a gestire l’ansia che si crea durante l’esposizione agli stimoli temuti sono utili le tecniche di rilassamento, come la mindfulness o il rilassamento progressivo.

Grazie a questo lavoro, con il tempo, Martina imparò a rispondere ai suoi pensieri intrusivi senza paura. Riusciva ad identificarli come “rumore di fondo” del DOC, non come verità. E invece di reagire con angoscia, iniziò a osservarli con distacco.

Come la psicoterapia è utile nella gestione del DOC

Se il DOC compromette il tuo benessere, intraprendere un percorso di psicoterapia è fondamentale. Approcci terapeutici efficaci includono la terapia cognitivo-comportamentale, che permette di affrontare gradualmente le ossessioni senza mettere in atto compulsioni, riducendo l’ansia associata. Inoltre può risultare utile lavorare con la tecnica EMDR in caso di eventi di vita traumatici che possono mantenere attivo il DOC.

Alle volte per favorire il buon esito della psicoterapia può essere utile abbinare dei farmaci che permettano alla persona di avere maggiori risorse ed energia mentale da investire nel trattamento psicoterapico.

Per maggiori informazioni sul DOC consulta il mio canale youtube: https://www.youtube.com/@simonachiari75

Non lasciare che il DOC controlli la tua vita, contattami subito e prenota una consulenza in presenza oppure online. Con il giusto supporto, puoi imparare a gestire il disturbo e migliorare la qualità della tua vita.

5/5 - (1 vote)
Share This