non ce la farò, non posso smettere di preoccuparmi. Mi esaurirò a causa della mia preoccupazione… ho sentito di una ragazza a cui è stato fatto un trapianto di midollo e mi sono detto: Potrebbe succedere a mia figlia, cosa accadrebbe se avesse un cancro? Non saprei cosa fare…
Il processo di rimuginazione è considerato la caratteristica principale del disturbo d’ansia generalizzata, definito come la manifestazione di eccessiva ansia e preoccupazione spesso concernente piccole cose.
Le ruminazioni sono vissute come disturbanti e relativamente incontrollabili. Il paziente riferisce di sentirsi preoccupato in molte circostanze di vita quotidiana.
Sono inoltre frequenti sintomi somatici come sudorazione, vampate di rossore, batticuore, nausea, diarrea, sensazione di freddo, mani appiccicose,…
Per il paziente spesso è difficile comprendere che il problema non riguarda solo la preoccupazione in sé, ma anche il fatto di essere inquieto per il proprio stato di angoscia (preoccuparsi di essere preoccupato).
Intervento per Disturbo d’ansia generalizzato
In una prima fase l’intervento si basa sull’insegnamento di tecniche di rilassamento e di corretta respirazione molto efficaci per diminuire l’impatto delle sensazioni fisiche dell’ansia sull’organismo. Accanto a ciò si aiuterà l’individuo a interrompere il ciclo di tensione crescente attraverso l’individuazione dei pensieri ansiosi e l’insegnamento delle tecniche per contrastarli.
Lo scopo della terapia cognitiva è portare il soggetto a cogliere il ruolo delle motivazioni che lo spingono a utilizzare la ruminazione come strategia nel mantenere alcune credenze circa i benefici dell’essere apprensivi (“ Se penso a tutte le cose peggiori che possono verificarsi, in qualche modo posso essere pronto, se dovesse accadere realmente qualcosa.”).
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.