EMDR: un metodo per la rimozione totale dei ricordi traumatici
L’EMDR è un metodo psicologico che nasce per trattare i problemi derivanti dai traumi passati. Questo metodo, ideato dalla psicologa americana Francine Shapiro, fu utilizzato a partire dal 1987 con lo scopo specifico di aiutare i veterani della guerra del Vietnam. Migliaia di giovani soldati che, una volta rientrati a casa, sperimentavano intense sofferenze psicologiche a causa di quello che di lì a poco sarebbe stato riconosciuto come Disturbo da Stress Post-Traumatico (DSPT).
In seguito, il metodo EMDR venne esteso all’elaborazione di altri traumi ed alla cura in generale di tutta una serie di psicopatologie. L’acronimo EMDR significa Eye Movement Desensitization and Reprocessing, in italiano si parla di movimenti oculari in quanto originariamente si usavano i movimenti oculari in modo da stimolare entrambi gli emisferi cerebrali durante la procedura di elaborazione. Successivamente il metodo è stato ampliato attraverso l’introduzione di appositi strumenti studiati per produrre una vibrazione su entrambi i palmi delle mani. Il termine rielaborazione si riferisce al processo attraverso il quale, i ricordi traumatici vengono opportunamente rielaborati. La desensibilizzazione invece riguarda la modulazione di intensità dell’emozione che viene percepita sulla base del ricordo traumatico.
L’EMDR è un metodo psicologico a tutti gli effetti e quindi può essere utilizzato solo da professionisti opportunamente formati e in possesso della qualifica di psicoterapeuti. La sua efficacia ormai è riconosciuta in tutto il mondo e a partire dagli anni ottanta, il metodo, è stato oggetto di studi e ricerche che ne hanno confermato l’efficacia e l’estrema versatilità. Spesso quando una situazione presente si connette ad uno specifico episodio del passato, questa si comporta da evento scatenante e attiva i ricordi non elaborati degli eventi traumatici passati. Con il metodo EMDR localizziamo i ricordi traumatici responsabili della sofferenza nel presente e successivamente si procede attraverso il processo di rielaborazione per fare in modo che questi eventi non siano più causa di sofferenza emotiva e psicologica.
Questo metodo è diverso da tutti gli altri in quanto non si forniscono strumenti per convivere con il problema ma bensì si opera in modo da rimuoverlo totalmente.
Un esempio: EMDR per il trattamento dell’ansia
Un esempio interessante può essere il trattamento dell’ansia.
In una terapia tradizionale, il terapeuta procede attraverso un percorso che porta il paziente a ritroso nel tentativo di trovare la fonte originaria dell’ansia fino a raggiungere la consapevolezza di questi episodi scatenanti. Purtroppo, però la sola consapevolezza non è sufficiente a far sparire l’ansia ed il percorso molte volte diventa lungo e tortuoso.
Nel metodo terapeutico del biofeedback i pazienti invece vengono aiutati ad acquisire alcuni strumenti utili a comprendere e monitorare l’ansia in modo da poterla controllare.
Nella terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) i pazienti vengono spinti a trovare pensieri alternativi ogni volta che si presenta l’ansia con lo scopo di farla calare ed inoltre, per aiutarli, vengono esposti gradualmente alla fonte di ansia presente in modo da abituarli a correggere la risposta emotiva a tali eventi.
Con il metodo EMDR, invece, non vengono insegnati esercizi o comportamenti utili alla gestione del problema ma si vanno ad elaborare gli eventi chiave originari che hanno causato la sofferenza e che permettono alle situazioni presenti di scatenare nuovamente il dolore emotivo nel paziente. La peculiarità di tale metodo risiede non solo nella specificità attraverso il quale ci si occupa di rielaborare i ricordi traumatici ma anche nella rapidità con la quale viene rimossa la sofferenza emotiva del paziente. Infatti, attraverso l’utilizzo dell’EMDR possono bastare una manciata di sedute per fare un lavoro che altrimenti, attraverso le terapie tradizionali, avrebbe richiesto anni di impegno, molte volte senza raggiungere lo stesso risultato.
L’EMDR è adatto a tutte le età e per tante problematiche
Per chi è adatto questo trattamento? L’EMDR abbiamo visto che nasce come metodo preferenziale alla cura dei traumi gravi ma attualmente può essere utilizzato anche per condizioni particolari quali l’ansia, la depressione, le fobie e singoli eventi stressanti come può essere un divorzio, la difficoltà nell’instaurare relazioni intime o problemi derivanti da bassa autostima. L’EMDR può essere utilizzato in qualsiasi fascia di età, dal trattamento dei più piccoli fino ad arrivare alla terza età. Nei bambini è emerso inoltre che la velocità di risoluzione dei problemi si riduce notevolmente rispetto alla popolazione adulta e nel caso di trattamento di bimbi molto piccoli, il processo viene eseguito alla presenza dei genitori.
Riassumendo, il metodo EMDR è adatto a tutti e per una vasta gamma di problematiche. Che il problema sia l’ansia, magari legata ad una situazione specifica, che si vogliano affrontare fobie, eventi traumatici o che si debba attraversare un momento difficile come la disoccupazione, il tradimento o un divorzio, questo metodo trova una applicazione pressoché illimitata e fornisce un sistema efficace alla risoluzione dei problemi.
Qualsiasi sia l’ostacolo da superare, l’EMDR risulta essere una via rapida ed efficace per affrontare il problema. Se sei interessato ad approfondire il metodo o credi di avere bisogno di un aiuto per risolvere un problema, contattami e riceverai tutte le informazioni di cui necessiti.
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.