Che cosa è la Acceptance and Commitment Therapy
La ACT, ovvero la Acceptance and Commitment Therapy prende il suo nome da uno dei punti fondamentali della terapia stessa, ovvero “accettare ciò che è fuori dal controllo personale e impegnarsi nell’intraprendere azioni che arricchiscono la propria vita”.
Lo scopo di ogni terapia è quello di ristabilire il benessere psicofisico del paziente ed ogni approccio psicologico e psicoterapeutico è caratterizzato da un insieme di tecniche che ne definiscono le modalità di intervento, oltre che gli obiettivi specifici, sulla base della domanda originaria o del disagio sperimentato dal paziente.
La salute psicofisica è importante, ma lo altrettanto comprendere che i momenti di disagio e di tristezza fanno parte dell’esperienza umana e molto spesso, anche le emozioni negative, per quanto impattanti, non sono patologiche ma sono la normale conseguenza di alcuni vissuti dolorosi e difficili.
La ACT agisce in modo da aiutare le persone a creare una vita ricca e piena e tutto questo può avvenire se si impara ad accettare le inevitabili esperienze dolorose che fanno parte del cammino che ognuno di noi affronta.
Volendo semplificare, la ACT si pone due obiettivi principali:
- Insegnare le abilità psicologiche necessarie per gestire i pensieri e i sentimenti dolorosi in modo efficace e costruttivo affinché il loro impatto sia minore. Queste abilità sono chiamate anche abilità di mindfulness.
- Aiutare a chiarire ciò che la persona ritiene veramente importante e significativo, analizzando e studiando i valori propri della persona che saranno successivamente la guida in grado di ispirare e motivare il paziente a stabilire gli obiettivi nonché intraprendere azioni utili all’arricchimento della propria vita.
Perchè la ACT è una terapia valida ed interessante
La cosa estremamente interessante, in questo tipo di terapia, è che mentre per molti approcci terapeutici lo scopo risulta essere la riduzione dei sintomi, la ACT presuppone che la qualità della vita dipenda principalmente da una azione consapevole e guidata dei valori e che questo sia indipendente dalla quantità di sintomi, a patto che la risposta a tali sintomi sia consapevole.
Secondo l’ACT la mente umana non è nostra amica o nostra nemica, semplicemente si tratta di un’arma a doppio taglio. Innanzitutto, partiamo dal presupposto che quando si parla di mente, nell’ACT si intende quel complesso sistema di processi cognitivi che permettono il linguaggio. Il linguaggio, infatti, è di fondamentale importanza per la ACT e quando si usa la parola “mente” la utilizziamo come metafora per intendere il “linguaggio umano”.
Il lato positivo del linguaggio è che esso ci permette di creare mappe e modelli del mondo, di condividere la conoscenza, apprendere dal passato per pianificare il futuro e soprattutto ci permette di usare la nostra immaginazione donandole una struttura reale. Il lato negativo, o oscuro, del linguaggio invece si manifesta quando viene utilizzato per mentire, manipolare, diffamare, per criticare e incitare l’odio. La mente, e di conseguenza il linguaggio, come abbiamo visto sono strumenti ed è bene imparare ad utilizzarli nel modo migliore possibile.
Il linguaggio ci permette di sperimentare gioia e dolore e purtroppo, molto spesso, questo dolore viene gestito in modo poco efficace. Quando si sperimentano pensieri, sentimenti e sensazioni dolorosi, si risponde in modo autodistruttivo ed è qui che la ACT diventa fondamentale, poiché insegna alle persone come trattare il dolore in modo efficace, quando esso emerge, tramite l’utilizzo delle abilità di mindfulness di cui abbiamo parlato precedentemente.
I processi terapeutici della ACT
La ACT è caratterizzata principalmente da sei processi terapeutici fondamentali:
- Contatto con il momento presente
- Defusione
- Accettazione
- Sé come contesto
- Valori
- Azione impegnata
Vediamo sinteticamente in cosa consistono questi sei processi fondamentali:
- Il contatto con il momento presente sta a significare che è necessario essere psicologicamente presenti, consapevolmente in contatto con ciò che accade.
- La defusione è quel processo attraverso il quale si impara a fare “un passo indietro”, staccandosi dai propri pensieri, immagini e ricordi. ù
- Accettazione significa “aprirsi” nel senso di fare spazio a sentimenti, sensazioni, impulsi ed emozioni dolorosi. È necessario accettare questi sentimenti anziché combatterli.
- La fase del Sé come contesto, si occupa della consapevolezza che ognuno di noi deve attuare al fine di rendersi pienamente consapevole di ciò che accade non solo all’esterno ma soprattutto a noi stessi. Fare caso e notare quando e come cambiano i nostri pensieri, sentimenti ed in generale la vita che si sta vivendo, cogliendone ogni sfumatura in modo da raggiungere la consapevolezza di ciò che siamo è di fondamentale importanza.
- La fase dei valori prende in esame tutto ciò che è importante per il paziente. Cosa vorresti fare nella vita? Cosa è importante per te? Queste sono alcune delle domande necessarie a comprendere e chiarire quali sono i nostri valori, si tratta di una fase importante poiché saranno proprio questi valori che faranno da guida e che porteranno il paziente a condurre una vita piena e significativa.
- Azione impegnata significa agire in modo efficace e consapevolmente.
Tutti i punti precedenti ci aiutano a raggiungere la consapevolezza ma è solo tramite una vera azione, che sia coerente con i propri valori, che si riesce a raggiungere lo scopo della terapia.
L’acronimo della terapia stessa (ACT) contiene in sé tutto il modello ed è utile per comprendere in modo semplice il metodo terapeutico che viene utilizzato.
A come “Accetta i tuoi pensieri e le tue emozioni”, C come “Connettiti con i tuoi valori” e T come “Traduci i tuoi valori in azioni efficaci”!
Se sei curioso di scoprire di più sul metodo ACT, se stai sperimentando un momento difficile oppure semplicemente vorresti vivere in modo più consapevole, pieno e ricco la tua vita, contattami! Far fronte alle piccole e grandi sfide della vita può diventare semplice se sai come farlo in modo efficace!
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.