Alessia, 5 anni, è rimasta vittima di un incidente stradale che le ha procurato un grave danno al fegato e alla milza. Dopo un mese di terapia intensiva e diversi mesi di riabilitazione, Alessia è stata dimessa dall’ospedale, ma sebbene dal punto di vista fisico ci sia stata una risoluzione completa, la piccola di rifiuta di salire in macchina, quando mamma e papà la convincono rimane molto tesa per tutto il viaggio, e il sonno notturno è interrotto da incubi ricorrenti.
La diagnosi di Disturbo da Stress Post-Traumatico nell’infanzia
Il Disturbo da stress post-traumatico (PTSD), nell’infanzia come nell’età adulta, può svilupparsi in seguito all’esposizione a morte reale, minaccia e pericolo di morte, grave lesione o violenza sessuale (DSM-5).
I sintomi possono essere:
- ricordi e/o sogni spiacevoli dell’evento
- sofferenza psicologica
- reazioni dissociative
- marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori concernenti l’evento traumatico
- evitamenti agli stimoli associati al trauma
- alterazioni nelle emozioni, nei pensieri e nei comportamenti
Inoltre, nei bambini può accadere che la ritualizzazione e i ricordi relativi al trauma possano essere espressi attraverso il gioco. È possibile anche che in seguito ad un trauma subito durante l’infanzia si presentino dei ritardi o delle alterazioni nello sviluppo e nel linguaggio.
L’EMDR: tecnica elettiva nel trattamento del PTSD
EMDR è l’acronimo di Eye-Movements Desensitization and Reprocessing e consiste in un metodo psicoterapeutico utilizzato in Italia da circa 20 anni. mirato al ricordo degli eventi traumatici o drammatici vissuti da una persona.
Ad oggi rappresenta un approccio empiricamente supportato per il trattamento di esperienze traumatiche che hanno contribuito allo sviluppo della psicopatologia o del disagio psichico nel paziente.
Gli obiettivi dell’EMDR sono, infatti, quelli di produrre una desensibilizzazione del ricordo spiacevole, rivivere il trauma senza sperimentare le sensazioni di minaccia imminente e infine, l’assimilazione e l’integrazione dell’evento traumatico.
Infatti, risulta indispensabile partire da un ricordo, dalle emozioni, dai pensieri e dalle sensazioni relative ad esso che ha avuto un impatto emotivo forte per la persona ed attraverso questa tecnica basata sulla stimolazione dei movimenti oculari si va a riattivare una capacità innata ma che saltuariamente, a causa di eventi traumatici, si blocca.
Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa.
L’EMDR con bambini
L’EMDR con bambini è utilizzato con successo ugualmente efficace nel trattamento di sintomi derivanti da eventi traumatici.
Solitamente il protocollo standard viene modificato per rendere più agevole il trattamento, inserendo giochi e arte-terapia.
Numerose ricerche mostrano come l’EMDR con i bambini sia efficace di altre terapie o strumenti nella risoluzione del disagio psicologico legato all’evento traumatico vissuto. Questo trattamento, infatti, può portare più velocemente a benefici rispetto anche in rapporto allo stesso trattamento utilizzato nell’adulto.
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Psicologa clinica e psicoterapeuta a indirizzo cognitivo costruttivista, esperta in psicologia giuridica, CTU per il Tribunale di Brescia, formatrice. Si occupa di disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell’umore, disturbi dell’apprendimento.